Cos’è l’inquinamento atmosferico e come prevenirlo
Inquinamento atmosferico? Il tema è talmente caldo che ormai diventare professionista della tutela dell’ambiente è una strada che può regalare tantissime soddisfazioni occupazionali e l’opportunità di smarcarsi dai problemi cronici del lavoro in Italia.
La bonifica dell’ambiente circostante è qualcosa che ha a che fare con la salute personale ma anche col grado di civiltà di un paese che per troppo tempo ha nascosto sotto terra o nelle profondità dei mari rifiuti tossici e amore per le nuove generazioni.
Quali sono i contorni del tema dell’inquinamento dell’ambiente e quale know-how si è sviluppato intorno ad esso? Ecco una guida che ti toglierà diversi dubbi in merito. Buona lettura.
Inquinamento atmosferico? Partiamo dalle basi e cioè dalla sua definizione scientifica dettata da Legambiente secondo cui si tratta di:
“un’alterazione delle condizioni naturali dell’aria, dovuta alle emissioni dei gas di scarico di autoveicoli, caldaie, centrali elettriche, fabbriche, impianti di incenerimento”.
Risulta evidente che si tratta di un settore che sempre più sta prendendo piede tra chi cerca nuove professioni e chi ha a cuore l’asticella della qualità del benessere dell’Italia. Ecco alcune importanti specifiche
Inquinamento dell’aria
Un noto filosofo diceva che “siamo quello che mangiamo”. Se trasliamo il suo pensiero nel tema dell’inquinamento atmosferico, si può dire che ormai siamo anche quello che respiriamo. La brutta notizia è che respiriamo cose brutte. Ecco quali.
Le sostanze inquinanti più diffuse in atmosfera
Quali agenti inquinanti ci sono nella nostra atmosfera? Ecco la top-list:
- il biossido di zolfo (So2);
- gli ossidi di azoto(Nox);
- il monossido di carbonio (CO);
- l’ozono;
- il benzene;
- gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA);
- le polveri (soprattutto il particolato di diametro inferiore a 10 milionesimi di metro, il Pm10);
- il piombo.
Le zone calde dell’inquinamento
Il problema dell’inquinamento atmosferico si annida e si fortifica soprattutto nelle zone metropolitane e la ragione è presto detta. In città è dove c’è il traffico, gli impianti industriali e il riscaldamento degli edifici. Tutto questo ha effetti dannosi sulla qualità dell’aria e sulla salute degli abitanti.
L’inquinante più diffuso in città
Il primo della lista in quanto a presenza e perniciosità è il Pm10. Secondo uno studio realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, nei grandi centri metropolitani d’Italia:
“a causa delle concentrazioni di particolato sottile superiori ai 20 μg/m3, muoiono oltre 8 mila persone ogni anno”
La principale causa del Pm10
Perché prospera il Pm10 in città? Per via del traffico urbano. Le nostre automobili ed i mezzi pubblici, oltre alle moto e gli scooter, infatti, producono più di un quarto del totale delle emissioni e la metà circa degli ossidi di azoto, del monossido di carbonio e del benzene presenti nell’aria delle città.
L’eccezione degli ossidi di zolfo
In questo specifico caso di inquinante atmosferico, invece, la ragione primaria è il settore industriale, e soprattutto la produzione di energia, cui si devono tre quarti del totale delle emissioni.
Prosegue il discorso sull’inquinamento atmosferico grazie ad una lente di ingrandimento su come agire.
L’aria inquinata
Abbiamo capito che l’inquinamento dell’atmosfera metropolitana è una piaga ma come agire? Come trovare una soluzione?
Master in diritto ambientale
Un primo modo è diventare professionisti della tutela del diritto ambientale in Italia. L’università Niccolò Cusano ne propone uno ad hoc che si chiama “Master di secondo livello in Diritto ambientale e tutela del territorio“. Vediamone le caratteristiche.
Materie
Come si può studiare l’inquinamento atmosferico e la tutela dei diritti che da esso ne scaturisce? Nel modo più moderno possibile e cioè attraverso un approccio multidisciplinare che ti dia le competenze complete del settore a prescindere dall’area tematica a cui appartengono.
Ecco cosa si studia nel diritto ambientale:
Modulo I: “I principi del diritto ambientale”
- La nozione di ambiente nel diritto comunitario, internazionale e costituzionale;
- Il codice dell’ambiente;
- Il danno ambientale;
- L’informazione e il diritto di accesso in materia ambientale.
Modulo II: “I procedimenti amministrativi in materia ambientale”
- La valutazione di impatto ambientale (VIA);
- La valutazione ambientale strategica (VAS);
- L’autorizzazione integrata ambientale (AIA);
- Gli strumenti di pianificazione ambientale;
Modulo III: Rifiuti
- La disciplina dei rifiuti: dalle origini al Codice dell’ambiente;
- Le mobili frontiere della definizione di rifiuto;
- I modelli organizzativi del ciclo integrato dei rifiuti;
- La bonifica dei siti contaminati;
- La responsabilità per abbandono di rifiuti;
Modulo IV: Energia
- Le fonti di produzione energetica;
- Le energie rinnovabili;
- L’efficienza energetica e ambientale e gli strumenti premiali: certificati verdi e certificati bianchi;
Modulo V Tutela dell’acqua, dell’aria e del suolo
- L’acqua come oggetto di tutela nazionale e sovranazionale;
- Il mutamento di prospettiva nella tutela delle acque: dalla visione concessoria all’esigenza di tutela ambientale;
- Acque superficiali e acque sotterranee;
- Gli strumenti di tutela delle acque: attività tecnica ed attività giuridico-amministrativa;
- La tutela del suolo;
- La lotta all’inquinamento atmosferico ed ai cambiamenti climatici;
- Tutela dell’aria e sviluppo economico: un difficile connubio;
- Struttura dei procedimenti in materia di tutela dell’aria;
Modulo VI: Responsabilità per danno ambientale
- La ricognizione sul dato normativo e i passaggi più significativi della sua evoluzione;
- Il risarcimento tra prevenzione, precauzione e ripristino. Il principio “chi inquina paga”: il sottile confine tra colpa e responsabilità oggettiva;
- La determinazione del danno all’ambiente risarcibile e la sua liquidazione;
Modulo VII : Tutela del mare e Aree naturali protette
- Il Diritto Internazionale come pilastro della tutela del mare;
- L’Europa come baluardo a salvaguardia delle biodiversità;
- Tutela delle biodiversità ed aree naturali protette;
- Il difficile equilibrio tra attività produttive e salvaguardia dell’ambiente marino.
Costi
Il costo per diventare esperti di diritto ambientale è di 1500 euro valevoli per 1500 ore di video-lezioni valevoli, a loro volta, 60 CFU – Crediti Formativi Universitari.
Uno sconto del master in diritto ambientale a 1300 euro è valido per le seguenti categoria
- Dipendenti della Pubblica Amministrazione;
- Avvocati iscritti all’Ordine;
- Laureati Unicusano.
A chi si rivolge
Studiare nozioni base e specialistiche sull’inquinamento atmosferico non è da tutti. Questo master, infatti, è perfetto soprattutto per:
- laureati in discipline umanistiche e tecnico-scientifiche;
- operatori del settore in possesso di laurea che intendono riqualificare ed aggiornare le proprie competenze professionali;
- dipendenti delle Forze Armate e delle Pubbliche Amministrazioni.
Onlus
- Accademia Kronos – AK;
- A.N.T.A. – Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente;
- Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus;
- EARTH;
- Federazione Nazionale Pro-Natura;
- Fondazione Sorella Natura;
- Forumambientalista;
- Greenpeace onlus;
- Italia Nostra;
- L’AltrItalia Ambiente;
- L’Umana Dimora;
- Marevivo;
- Mountain Wilderness Italia;
- NOGEZ – Nucleo Operativo Guardie Ecozoofile;
- OIPA ITALIA – (Organizzazione Internazionale Protezione Animali);
- SIGEA – Società Italiana di Geologia Ambientale;
- Società Geografica Italiana;
- Società Speleologica Italiana;
- T.C.I. – Touring Club Italiano;
- TERRANOSTRA – Associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio;
- U.G.A.I. – Unione Nazionale Garden Clubs e Attività Similari d’Italia.
*** Se il tema dell’inquinamento atmosferico ti affascina al punto di volerne fare un mestiere attrezzati. Come? Per esempio leggendo questo nostro articolo sulle migliori ecco app per fare foto per essere sempre pronto ad immortalare di nascosto abusi e soprusi in materia ***
Dietro ad un professionista dell’inquinamento atmosferico, però, c’è sempre una persona preparata. Ecco perché devi formarti bene scoprendo tutte le tue possibilità dal sito ufficiale dell’università Niccolò Cusano ma anche dagli articoli del nostro blog universitario della città di Catania.
Attraverso l’apposito form di richiesta informazioni, poi, avrai modo di chiederci tutto quello che non hai ancora scoperto e che noi siamo pronti ad indicarti.