Gap year: ecco quando e perché è utile

Hai mai sentito parlare di gap year? Se il termine non ti è nuovo, ma non hai ancora capito bene di cosa si tratti, sei nel posto giusto. Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Catania ti spiegherà tutto quello che c’è da sapere sul gap year. Nei prossimi minuti cercheremo di capire cos’è e perché è tanto utile questo anno particolare.

Se sei curioso e vuoi saperne di più, ti consigliamo di continuare a leggere.

Gap year: cos’è?

Se il termine inglese gap year ti è nuovo, sicuramente ti sarà capitato di sentir parlare di anno sabbatico. In questo caso, sappi che si tratta della stessa cosa. Con questo termine infatti si indica un periodo di alcuni mesi, solitamente di 12 mesi, durante i quali una persona interrompe la normale vita per un percorso alternativo. Spieghiamoci meglio. Di solito, prendersi un anno sabbatico vuol dire interrompere il proprio corso di studi o la propria attività lavorativa per prendersi del tempo da dedicare a sé stessi. Lo scopo del gap year infatti è dedicarsi ad un percorso di sviluppo personale e professionale per fare esperienza e conoscersi meglio.

Un tipico esempio di anno sabbatico è quello di un giovane diplomato che prende una pausa prima di iscriversi all’università o entrare nel mondo del lavoro.

La caratteristica principale del gap year è la flessibilità. Non c’è una regola fissa su quello che bisogna fare durante l’anno sabbatico. C’è chi decide di viaggiare, chi impegna il tempo per imparare una lingua o per fare un’esperienza di lavoro diversa.

Le origini di questa tradizione si fanno risalire agli anni Sessanta e Settanta in Gran Bretagna. In effetti l’anno sabbatico è molto diffuso nei paesi di origine anglosassone e meno nel nostro paese.

Quando si ricorre al gap year?

Ora che abbiamo capito cos’è il gap year, vediamo come e quando vi si ricorre.

Solitamente i momenti in cui si sceglie di prendere un anno sabbatico sono quelli di passaggio tra due fasi importanti della vita. Ad esempio tra la fine delle scuole superiori e l’inizio dell’università o tra la fine delle scuole e dell’università e l’entrata nel mondo del lavoro. Lo scopo è raggiungere importanti obiettivi sul piano personale e professionale, attraverso un’opportunità unica ed irripetibile.

gap year sabbatico

5 + 1 motivi per prendersi un anno sabbatico

Quando si decide di prendersi un anno sabbatico la prima cosa da fare è definire l’area o le aree di interesse sulle quali concentrare le proprie energie ed il proprio tempo. Bisogna quindi individuare ciò che vogliamo fare, dove e come farlo. Il nostro consiglio è fare una lista delle proprie attività preferite e dei sogni riposti nel cassetto. Con la giusta dose di realismo, capire cosa è fattibile, per quanto tempo e come.

Vediamo quali possono essere 5 validi motivi per prendersi un anno sabbatico e regalarsi un’opportunità di vita irripetibile.

Migliorare la conoscenza di una lingua straniera

Uno dei motivi più diffusi per i quali tanti giovani decidono di prendersi un gap year è migliorare la conoscenza di una lingua straniera. Come si sa, l’apprendimento di una lingua straniera a livello scolastico non è sufficiente per poter avere piena padronanza della lingua. Conoscere una lingua straniera è fondamentale per essere più competitivi sul mercato del lavoro ed aumentare la propria autostima. Un modo per arrivare a parlare correttamente una lingua è quello di fare un’esperienza all’estero. Immergersi in una cultura diversa, parlando solamente una lingua straniera e socializzando con gli abitanti del posto, è il modo migliore per padroneggiare una lingua.

Migliorare il rendimento accademico

Un altro motivo che spinge tanti studenti a prendere un anno sabbatico e quindi una pausa dallo studio è migliorare il rendimento accademico. Al fine di evitare un sovraffaticamento dallo studio, gli studenti prendono del tempo per staccare la spina. Molto spesso infatti periodi intensi di studio possono creare un sovraccarico di pressione e stanchezza sia fisica che mentale. Una condizione simile può portare ad uno scarso rendimento nonostante le tante ore passate sui libri. Per evitare una situazione simile, è bene prendere una pausa e dedicarci a ciò che desideriamo fare. Le statistiche dicono che la maggior parte degli studenti che trascorre un gap year torna all’università con una motivazione maggiore.

Se pensi che viaggiare per alcuni mesi, prendendosi quindi una lunga pausa dallo studio, sia controproducente ti sbagli. Un gap year dallo studio è il modo migliore per ritrovare l’entusiasmo e tornare a studiare con la giusta carica e concentrazione.

Aumentare la soddisfazione nel lavoro

Un terzo motivo per prendere un anno di pausa è quello di aumentare la soddisfazione nel lavoro. Molti studenti, al termine del percorso universitario, si sentono disorientati e avvertono il peso di “dover trovare subito un lavoro”. Dal momento che una volta entrati nel mondo del lavoro, la nostra vita ruoterà per gran parte sulla professione svolta, trovare un lavoro che ci renda soddisfatti è fondamentale. Prendersi del tempo per capire cosa vogliamo fare davvero, quali sono le nostre reali passioni ed abilità e migliorare noi stessi, ci aiuterà a trovare soddisfazione nel lavoro.

Diventare più competitivi sul mercato del lavoro

Un altro motivo per cui molti studenti e lavoratori scelgono di prendere un anno di pausa è quello di diventare più competitivi sul mercato del lavoro. Immaginiamo di poter passare un anno intero all’estero e fare un’esperienza di crescita personale e professionale senza precedenti. Un anno di stage o di volontariato negli Stati Uniti ad esempio ti darebbe un’opportunità professionale molto ambiziosa. Esperienze di questo tipo migliorano le tue competenze e le tue skills rendendo il tuo profilo professionale assai appetibile. Acquisire competenze trasversali e presentare esperienze così interessanti ti aiuterà anche a rompere il ghiaccio ed affrontare con più sicurezza un colloquio lavorativo.

gap year viaggio

Acquisire nuove competenze

A proposito di essere più competitivi sul mercato del lavoro, un altro vantaggio del concedersi un gap year è la possibilità di acquisire nuove competenze. Viaggiare da soli e migliorare la propria capacità di adattamento sono occasioni che consentono di acquisire quelle competenze trasversali ricercate oggi dalle aziende. Si tratta di elementi rilevanti quando si vuole trovare un lavoro, che fanno la differenza e aiutano a distinguersi dalla massa.

Bonus: crescere e migliorare sé stessi

Il sesto motivo per concedersi un anno sabbatico è migliorare sé stessi. Le esperienze di vita che si possono fare durante il cosiddetto gap year sono, come già detto, uniche. Viaggiare, esplorare, comunicare con gli altri, cavarsela da soli sono esperienze che aiutano a crescere e a guardarci dentro.

Grazie a loro possiamo acquisire maggiore consapevolezza ed autostima, scoprire e superare i nostri limiti, guadagnare fiducia in noi stessi ed accrescere il senso critico.

L’anno sabbatico non è facile: è un anno tanto incentivante quanto difficile che ci aiuterà a fare i conti con noi stessi e diventare persone più responsabili e mature.

Come vedi, concedersi una pausa in maniera consapevole e ragionata potrà essere una delle esperienze formative più belle della tua vita.

Se quanto detto finora dallo staff Unicusano ti ha incuriosito, prima di lasciarti vogliamo darti ulteriori spunti per migliorare le tue conoscenze con tre consigli per imparare l’inglese.


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