Knowledge management: che cos’è e a cosa serve

Knowledge Management? La verità è che non esiste un’unica definizione di KM (così si abbrevia) ma capirne il senso è comunque utile per mettere a fuoco le potenzialità di uno dei settori più ricercati attualmente dal mercato del lavoro italiano ma anche europeo.  Di base, si tratta di un concetto che può riferirsi alla gestione della conoscenza ed ha uno storico che affonda le sue radici fin dalla notte dei tempi, essendo portato avanti fin dall’antichità con lo sviluppo di biblioteche e strumenti di comunicazione. Col botto della tecnologica, supportato dalla rivoluzione digitale degli ultimi dieci anni, questa area si è però evoluta in un insieme di “strategie e metodi per identificare, raccogliere, sviluppare, conservare e rendere accessibile la conoscenza delle persone che fanno parte di una organizzazione (o, al limite, di una comunità di pratica)” assumendo la moderna connotazione e iniziando a richiedere professionisti del settore da integrare nelle aziende moderne. Se vi interessa saperne di più, non solo per cultura ma per valutare serenamente nuove direzioni di formazione, questa è una guida che molti spunti ve li darà sul tema. Non vi resta che investire su di voi qualcosa di molto prezioso. Cioè? Il tempo, quelle necessario per arrivare fino alla fine questo articolo. Buona lettura.

Cos’è il Knowledge Management? E’ una strada luminosa in un momento di buio (o almeno penombra) della situazione lavorativa italiana ed europea. Si tratta, infatti, di un’insieme di conoscenze in grado di essere fulcro organizzativo di un’azienda, dando direzioni di investimenti e contorni entro cui muoversi. Come sempre accade da noi, ci vuole ancora tempo per mettere del tutto a fuoco la novità ma realtà moderne e attente come l’università Niccolò Cusano già hanno cristallizzato gli studi necessari per diventare esperti di Knowledge Management. 

La premessa da cui muove tutto il corpus di materie è da cercare nelle aree di:

  • miglioramento delle performance;
  • acquisizione o mantenimento del vantaggio competitivo;
  • agevolazione dell’innovazione e del miglioramento continuo.

Per alcuni esperti il KM è è una possibile risposta ai fortissimi cambiamenti che impone la globalizzazione. Perché? Secondo questo modo di ragionare, perché, sebbene il capitale intellettuale sia stato un elemento assai rilevante per la redditività di molte imprese anche prima che si parlasse di knowledge management, l’esasperazione della concorrenza avrebbe reso meno importanti gli altri fattori competitivi ed avrebbe alimentato l’attenzione sulla disciplina che studia il fattore immateriale per eccellenza e che è virtualmente illimitato.

E’ chiaro che in un ateneo moderno come Unicusano, questo approccio debba partire dai corsi di laurea in Economia, con i diversi indirizzi (è presente sia la biennale sia la triennale) per poi proseguire con master specialistici in grado di dare tutto il peso necessario ad essere competitivi all’ingresso nel mondo del lavoro. Partiamo con analizzare questi ultimi perché sono ben due:

  1. Il master di primo livello in “Data science: information & knowledgemanagement per data scientist“;
  2. il master del pivello in “Data analyst“.

Il primo corso di specializzazione post laurea

Si rivolge a chi è laureato in Economia o in Ingegneria. Il costo del master in Data Science è di 2500 euro che può abbassarsi fino a 200 euro qualora apparteneste ad una delle seguenti categorie:

    1. Laureati in discipline ingegneristiche ed economico-giuridiche da meno di 24 mesi;
    2. Laureati Unicusano;
    3. Dipendenti della P.A.

Cosa si studia per diventare esperti di Data Science

C’è un iter formativo davvero multidisciplinare. Si parte dalle basi di Dati, Big Data, Business Intelligence & Data e Data Mining & Machine Learning. Si passa per la semantica e le deontologie per la gestione delle informazioni, il Text Mining & Natural Language Processing, il Digital Marketing & Web Analytics e la gestione dei dati e dei processi attraverso piattaforme collaborative. Si finisce, in chiusura, con i metodi e tecnologie per la gestione di progetti data-driven innovativi, il trattamento e la gestione dei dati e delle informazioni, gli aspetti legali ed etici del Project Management nell’ambito della Data Science e i processi di comunicazione, promozione e divulgazione nella Data Science.

E’ ovvio che gli sbocchi professionali dello scienziato dei dati siano molteplici. Tutte quelle aziende che hanno capito l’importanza di monitorare la propria performance e di sistemare costantemente il tiro dell’operato e degli investimenti. Di base, avrete le porte aperte di chiunque agisca nel mercato del lavoro moderno.

Il secondo master sul Knowledge Management

Si tratta di un modo di acquisire competenze uniche. Interessa chiunque voglia migliorare l’utilizzo delle tecniche di Business Intelligence e di Big Data Analytics sia che sia professionista del settore sia che intenda riqualificare ed aggiornare la propria formazione professionale.

Per diventare esperti di Data Analyst

E’ bene conoscere i numeri che ci sono dietro. 1500 sono le ore complessive che dovrete studiare per mettere fine alla vostra formazione e 60 sono i CFU – Crediti Formativi Universitari che guadagnerete superando questo scoglio. 2300, infine, sono gli euro che ci vogliono per iscriversi. Va detto, però, che, qualora siate laureati in Statistica, Informatica, Ingegneria o Economia, il costo del master scende a 1900 euro.

Le materie di Data Analyst

Vedendo tutto insieme lo scheletro del corso che state per affrontare ne capirete l’importanza. Ecco una lista dettagliata delle materie che affronterete esattamente come le riporta il sito ufficiale nel nostro ateneo:
  • Elementi di economia aziendale;
  • Fondamenti e Tecniche di Business Intelligence;
  • BigData;
  • Web Data Analytics;
  • Customer & Marketing Analytics;
  • Statistica e analisi dei dati;
  • Project Management;
  • Progettazione di un piano di analisi: BI Analysis, Text Analysis, Sentimental Analysis;
  • Realizzazione della presentazione delle analisi.

Economia e Gestione AziendaleEconomia e gestione aziendale

E’ chiaro che la base per accedere a questi master siano gli studi che offre come corsi di laurea in Economia l’università Niccolò Cusano. Vi dovete impegnare a scegliere tra una laurea in Economia Aziendale e Management ed una laurea Magistrale in Scienze Economiche.

In entrambi i casi, comunque, l’importante è che potete scegliere, in base alle vostre esigenze, se usare la FAD – formazione a distanza o la FIP – formazione in presenza o, meglio, tutte e due le modalità in base alle materie. Il campus universitario di Roma è unico ma è moto bello anche il Learning Center a Catania i cui contatti sono i seguenti:

Via trieste, 25 – 95127
Tel: 095.382167 – 393.9176237
Fax: 095.382167
Email: catania3@unicusano.it
Responsabile: dott.ssa Patrizia Billa
Referente: prof. Giuseppe Samperi, dott.ssa Kabiria De Melio

Il Knowledge Manager

Per capire a pieno il mestiere dell’esperto in Knowledge Management ci rifacciamo alla testata giornalistica The Economist che la definisce come “la professione più interessante del ventunesimo secolo, che combina le capacità e competenze di tecnologi IT, statistici e divulgatori per estrarre le pepite d’oro nascoste sotto montagne di dati“.

Ecco perché dovrete cercare di formarvi come professionisti con competenze interdisciplinari e in grado di interfacciarvi con successo con il management delle aziende. Dovrete, in sintesi, puntare a “mettere in cascina” un ventaglio di expertise diversificate, che abbraccino:

  • la progettazione e la realizzazione delle basi di dati e delle sorgenti informative;
  • la progettazione e lo sviluppo di algoritmi informatici;
  • la comprensione, l’analisi e la gestione delle informazioni;
  • gli aspetti economico-giuridici e manageriali correlati alla Data Science.

Ora lo scenario del Knowledge Management vi è meno oscuro. Si tratta di un cielo ampio e ancora da vedere nella sua interezza ma di certo avete iniziato a sapere che esiste. Se avete voglia di andare più a fondo, i metodi sono diversi. Il web, per sua natura intrinseca, offre molte informazioni e dati ma noi, per assecondare una mission aziendale che vi vede al centro di tutto e in cui crediamo molto, cerchiamo di darvi un pezzo in più ogni giorno attraverso gli articoli che mettiamo sul nostro blog universitario della città di Catania. Non solo. A cosa serve l’apposito form di richiesta? Anche a questo e, cioè, a rispondere a tutti i dubbi che avete e che non sono evasi in giro. Crediamo nella trasparenza e essere trasparenti significa anche non tirarsi indietro quando avete bisogno di chiarimenti.

 


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