Fonti energetiche alternative: a che punto siamo in Italia?
Da diversi anni si sente parlare di fonti energetiche alternative e dei loro vantaggi e benefici a livello ambientale. Se questo argomento ti interessa e desideri lavorare in questo settore, sei nel posto giusto. Lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Catania ti presenterà un approfondimento sulle energie alternative facendo il punto della situazione in Italia.
Al termine della nostra guida, ti daremo anche informazioni utili per iscriverti al nostro Master sulle energie rinnovabili.
Iniziamo subito dalla definizione di energia rinnovabile.
Fonti energetiche alternative: cosa sono e quali sono
Prima di fare il punto della situazione rispetto alle fonti energetiche alternative in Italia, è bene fare chiarezza in merito alla definizione di fonti alternative.
Sono considerate fonti di energia alternative tutte quelle fonti di energia che utilizzano metodi di produzione diversi dai combustibili fossili. Tra le energie alternative rientrano quindi le energie rinnovabili che consentono di ottenere energia elettrica o meccanica da fonti naturali come il sole, l’acqua, il vento o il moto ondoso.
Esperti e ricercatori ritengono che le energie alternative siano la soluzione più accreditata per uno sviluppo sostenibile del nostro Pianeta e per il futuro energetico dell’umanità.
Scopriamo allora quali sono le energie rinnovabili, come si distinguono dalle energie non rinnovabili e quali vantaggi hanno sul nostro ambiente.
Energie rinnovabili
Esistono diversi tipi di energia rinnovabile, vediamo quali sono:
Energia solare
La più nota tra le energie rinnovabili è l’energia solare. Tutti abbiamo sentito parlare di pannelli fotovoltaici che consentono di trasformare l’energia solare in elettricità.
Grazie al sole, siamo in grado di ottenere acqua calda, riscaldamento, illuminazione e persino il raffreddamento. Per chi adotta questa scelta ecosostenibile anche per uso domestico, esistono diverse detrazioni fiscali alquanto vantaggiose in termini economici.
Energia eolica
Per energia eolica si intende l’energia prodotta dalla forza del vento che viene sfruttata maniera meccanica. Ci basti pensare ai mulini a vento per capire che si tratta di una scoperta di una certa età.
Energia idroelettrica
Un’altra forma di energia rinnovabile ampiamente utilizzata è l’energia idroelettrica che sfrutta l’energia cinetica fornita dall’acqua in movimento. Le turbine poi convertono l’energia meccanica in energia elettrica.
Energia geotermica
In questo caso siamo di fronte ad un tipo di energia che sfrutta il calore prodotto internamente e naturalmente dalla terra. Prelevato da rocce calde o da riserve d’acqua sotto la superficie terrestre, il calore viene trasformato in energia utilizzata per il riscaldamento di grandi edifici e per alcuni processi industriali.
Energia da biomassa
È l’energia ricavata dalla biomassa, ovvero un materiale organico di scarto di derivazione animale o vegetale.
Energia marina
L’energia marina è l’energia generata dal movimento delle onde e delle maree. L’energia cinetica esercitata dall’oceano infatti ha un potenziale enorme. Un altro tipo di energia che può essere impiegata è quella termica, dovuta al riscaldamento dell’acqua da parte del sole.
Energia dell’idrogeno
Si tratta di una fonte più che pulita e con un’elevata capacità energetica. L’idrogeno è un elemento che esiste in abbondanza ma piuttosto costoso estrarre.
Energie non rinnovabili
Passiamo ora alle energie non rinnovabili, ovvero:
Petrolio
Il petrolio è il combustibile fossile liquido principale. Si tratta di una fonte non rinnovabile considerando la differenza tra il tempo naturale di formazione e quello di estrazione. Inoltre, il petrolio greggio estratto non è immediatamente utilizzabile, in quanto deve essere prima sottoposto a un processo definito di raffinazione.
Carbone
Il carbone è il combustibile fossile più diffuso che viene impiegato soprattutto dal settore siderurgico. Questo materiale provoca un grave fenomeno di inquinamento ambientale, quello delle piogge acide.
Gas naturale
Tra le energie non rinnovabili, il gas naturale è quello meno dannoso e gode di riserve maggiori rispetto al petrolio. Il suo processo di lavorazione e le reti di trasporto comportano prezzi assai elevati.
Uranio
Meno costoso ma con impatto negativo sull’ambiente. L’uranio è difficile da smaltire per via delle scorie radioattive e al centro di famosi incidenti nucleari con non poche conseguenze sull’uomo.
Perché scegliere le fonti energetiche alternative
Ora che abbiamo visto la differenza tra energie rinnovabili ed energie non rinnovabili, cerchiamo di capire quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle fonti energetiche alternative.
L’uso di fonti rinnovabili è consigliato per tante ragioni, dal risparmio economico al minore inquinamento ambientale. L’acquisto di impianti alimentati da fonti naturali prevede investimenti economici più bassi e l’emissione di energia pulita ha un impatto positivo sia sull’ambiente che sulla salute dell’uomo. Altro aspetto importante è il fatto che ricorrendo a tecnologie che sfruttano le energie rinnovabili per produrre energia elettrica, viene meno la preoccupazione del loro esaurimento. Al contrario, i combustibili fossili sono, per loro natura esauribili. Pensiamo ad esempio al petrolio. Oltre ad avere costi elevati, comporta un tasso di inquinamento maggiore rispetto alla scelta di una fonte naturale come il sole, il vento, la terra e l’acqua.
Per quanto riguarda l’uso privato di energie rinnovabili, la fonte alternativa più diffusa è l’energia solare. Molti cittadini stanno provvedendo ad installare presso le loro abitazioni impianti fotovoltaici per l’energia elettrica e pannelli solari per l’energia termica (riscaldamento e acqua calda sanitaria). Inoltre, sono previste molte agevolazioni fiscali collegate alla scelta di riqualificazione energetica. I pannelli fotovoltaici poi sono un ottimo investimento che viene ammortizzato nel corso del tempo grazie a un notevole risparmio in bolletta.
I dati sulla produzione e sul consumo delle fonti energetiche alternative in Italia
Facciamo adesso un rapido punto sulla situazione in Italia a livello di produzione e consumo delle fonti energetiche alternative.
Ogni anno il GSE – Gestore dei Servizi Energetici – pubblica un documento sulla diffusione e gli impieghi delle green energy nazionali. In linea generale possiamo sostenere che
“le fonti rinnovabili di energia confermano il proprio ruolo di rilievo nel panorama energetico italiano, trovando impiego diffuso sia per la produzione di energia elettrica, sia per riscaldamento e raffrescamento, sia come biocarburanti utilizzati nel settore dei Trasporti.”
Il 2020 vede l’Italia ben oltre il target del 17 per cento di rinnovabili nei consumi energetici complessivi (ossia elettrico, termico e trasporti) assegnatoci dall’Unione europea con il pacchetto 20-20-20. Il comparto elettrico è quello con il contributo verde più elevato. La Lombardia si afferma come la regione italiana con la più alta concentrazione di potenza installata di impianti per la produzione elettrica da fonti rinnovabili. Seguono la Puglia ed il Piemonte.
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