Contratto da stagista: ecco le caratteristiche tutte da conoscere

Il contratto da stagista può essere un obiettivo da raggiungere. E’ chiaro che, per sua caratteristica intrinseca, non sarà mai un  obiettivo finale ma è il primo tassello da mettere a posto nel mosaico del vostro ingresso nel mondo del lavoro. Perché. se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, è vero, non a caso, che scegliere il giusto stage vuol, dire partire col piede giusto e darsi subito la direzione da seguire. La decisione finale non potrà che essere vostra ma è indubbio che alcuni consigli potranno giovarvi molto. Ecco alcuni spunti sul tema racchiusi in questa mini-guida sintetica ma utile. Buona lettura.

Contratto da stagista? é bene conoscerlo così sapete a cosa dover puntare. Le caratteristiche di questo accordo nascono dalla consapevolezza che si tratti di un documento composto da diversi elementi tra cui due essenziali che sono:

  • la durata del tirocinio;
  • eventuali rimborsi spese a favore del tirocinante.

La durata del tirocinio formativo ha dei limiti massimi stabiliti in base alla condizione scolastica e occupazionale del tirocinante e va dai 4 mesi per gli studenti di istituti scolastici secondari ai 24 mesi per i soggetti portatori di handicap.

La Giurisprudenza specifica che il contratto di stage “non costituisce rapporto di lavoro”, ai sensi dell’articolo 1, co.2, DM 142/98 e, quindi, non è prevista alcuna forma di retribuzione. Detto questo, però, va detto che l’azienda ospitante, a sua discrezione, ha facoltà di corrispondere agli stagisti un compenso sotto forma di rimborso spese assoggettato alla ritenuta d’acconto a fini IRPEF del 20%.

Conoscere i contratti da stagisti presume anche che sappiate cosa fare appena apposta la firma. Ve lo dice un sondaggio tra Risorse Umane, in cui è emerso che uno degli errori più comuni è sottovalutare ciò che si sta facendo. Per esempio? Cose come l’abbigliamento eccessivamente casual o il procrastinare scadenze come fossero seccature. Il problema è che la forma mentis di molti tirocinanti è di temporeggiare circa il reale inserimento nel mondo del lavoro. Pesano molto anche le distrazioni, che i giovani hanno di più (appunto perché sono giovani) ma che, soprattutto, controllano di meno rispetto agli adulti che ci stanno più attenti.

Fa comodo ad un neolaureato che inizia uno stage, uno specchietto di errori da evitare. Ecco quelli che, sul web, sono i più gettonati:

  • usare il cellulare collegandosi costantemente ai social network, perché potrebbe dare un’impressione negativa della vostra professionalità;
  • essere troppo passivi, perché in questa fase dovete farvi conoscere, instaurare rapporti interpersonali e coltivare contatti per il futuro;
  • Non cogliere i vantaggi di essere dentro ad un’azienda, perché i manager sono più che disposti ad offrire ai propri stagisti linee guida e suggerimenti;
  • Non accettare le critiche;
  • Evitare momenti di socializzazione, perdendo l’occasione di conoscere i colleghi a pranzo o a eventuali cene aziendali.

Cos’è uno stage

inserimento temporaneo di un giovane all’interno di un’azienda. Il suo scopo? E’ chiaro ed è il fornire la possibilità di far conoscere da vicino al ragazzo una realtà lavorativa e fargli acquisire così gli elementi applicativi di una specifica professione e le competenze necessarie a svolgere l’attività professionale per cui si è formato. Il famoso know-how.

Si tratta, in pratica, di uno strumento formativo tra dimensione formativa e quella lavorativa. I destinatari sono gli inoccupati ma anche i disoccupati o lavoratori in mobilità, interessati a svolgere uno stage in settori diversi da quelli in cui si è lavorato fino a quel momento. Tutto il successo di questa iniziativa parte dal progetto, che è volto a far sviluppare allo stagista competenze professionalizzanti (sia di tipo tecnico-specialistico, sia di tipo strategico-trasversale) e funzionali all’occupabilità della persona (employability) sul mercato del lavoro.

Stage formativo

Nella creazione del DNA dello stage formativo, è bene porre anche i confini negativi. Innanzitutto si tratta di un contratto che non include i minimi contrattuali previsti nei “classici” contratti di lavoro.  La zona grigia di questa cosa è che, per un’azienda, il costo sostenuto per uno stagista è ancora più basso di quello del personale assunto attraverso i co.co.pro.

Ecco perché, per scegliere lo stage giusto, bisogna valutare alcuni elementi che schematizziamo così:

  • Convinzione che, attraverso questa esperienza, potrete imparare sul campo:
  • Desiderio di capire se quel particolare settore è adatto alle proprie competenze;
  • Reali sbocchi lavorativi dopo il periodo in questione.

Nel vostro cercare gli stage appetibili fate molta attenzione anche ai social network. I recruiter si servono spesso di questi strumenti per valutare le caratteristiche del candidato.  E’ ovvio che molto passi da LinkedIn ma non è l’unica strada. Anche Facebook si sta facendo un’opzione concreta per farsi notare.

Ora che avete una prima polaroid del contratto da stagista, continuate a scattare foto. Come? Tra i tanti modi, potrete leggere tutti gli articoli del nostro blog universitario della città di Catania che pubblichiamo con costanza. Potrete anche farci domande precise attraverso l’apposito form di richiesta.


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