Mazzette sul terremoto a L’Aquila: spunto per una formazione migliore
Mazzette legate al terremoto de L’Aquila? Una tremenda realtà. I media italiani riportano la notizia che i Carabinieri hanno arrestato ben dieci persone legate alla gestione dubbia di una serie di appalti pubblici per la ricostruzione della città abruzzese dopo il dramma del 2009. L’inchiesta ha coinvolto i territori di Teramo, Pesaro Urbino, Bari e Benevento ed ha visto la contestazione dei reati di corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Se si pensa che questa grande operazione di giustizia coinvolge funzionari pubblici, professionisti ed imprenditori per un totale di 35 indagati, si capisce quanto questo mal costume sia radicato nel nostro paese. Come si lega tutto questo con voi e con la formazione che potrebbe offrirvi Unicusano Catania? Il nesso c’è ed è in realtà molto evidente. Le cose possono cambiare e voi potreste essere tra i protagonisti di questo cambiamento. Come? Con la cultura e quindi, più nello specifico, con l’apprendimento dei corsi di laurea e dei master della nostra realtà che vi darà competenze in grado di agire fattivamente sullo studio per la prevenzione dei terremoti ed anche sulla gestione della prevenzione della corruzione. Volete saperne di più? Fate bene. Ecco cosa c’è da sapere sul tema, consapevoli che, per quanto vi stiamo proponendo una guida, l’argomento è così vasto che, forti di queste nozioni, dovrete poi andare più a fondo ad approfondire tra rete e nostri canali social ufficiali. Buon viaggio.
Nel 2009 crolla una città e da allora si apre quello che in molti chiamano “il più grande cantiere d’Italia”. A distanza di otto anni i cittadini coinvolti nel disastro non sono del tutto al sicuro ma, soprattutto, emergono agghiaccianti notizie circa mazzette legate al terremoto dell’Aquila. I Carabinieri hanno indagato 35 persone, appartenenti a tutte le categorie generalmente coinvolte in una ricostruzione (imprenditori, funzionari pubblici ed addetti ai lavori), e il giro di malaffare che sta emergendo è a dir poco inquietante. Soprattutto se lo si pensa alle spalle di persone che hanno visto morire persone care e che dormono da troppo tempo nei container.
E voi cosa potete fare? Molto. Perché siete giovani e vi potete formare per cambiare il paese. Potreste acquisire know-how in grado di gestire meglio il terremoto come macro-problema da preventivare e gli appalti pubblici come esempio di circolo virtuoso.
Prima di entrare nel vivo di questa guida che potrebbe cambiare la vostra vita lavorativa e, forse, anche quella delle generazioni future italiane, ci preme ricordarvi che siamo di fronte ad un item davvero vasto. Vuol dire che, a fine lettura, ne saprete molto ma vuol dire anche che molto ne dovrete sapere in più andando in giro per la rete a trovare notizie aggiuntive e leggendo con continuità gli articoli che mettiamo nel blog universitario della città di Catania. Crediamo molto nella comunicazione e, per questa ragione, abbiamo buttato giù il muro tra studenti ed università stimolando in voi le domande dirette che potremo evadere se ce le porrete attraverso l’apposito form di richiesta di informazioni.
Ora che ogni tassello è stato messo a posto, ecco come, dallo scoop delle mazzette legate al terremoto dell’Aquila potrete diventare uomini migliori.
Il corso di laurea in Ingegneria Civile a Catania
Se i palazzi vengono giù è perché qualcuno li ha costruiti male. O almeno li ha fatti senza considerare l’urto di una scossa del terreno, problema che storicamente riguarda il nostro paese e, più nello specifico, certe zone. Non deve più accadere, per rispetto a tutti i morti che ci sono stati e per rispetto a tutti i giovani che vivranno nei prossimi anni in quelle costruzioni. Voi potete fare in prima persona scegliendo di seguire il corso di laurea in Ingegneria Civile a Catania.
L’offerta didattica in tal senso di Unicusano è ricca perché divisa in due tranche, triennale e biennale magistrale.
Se avete bisogno di informazioni per valutare se valga la pena o no frequentare questi studi, partite dal valutare gli sbocchi lavorativi di un Ingegnere Civile che non sono pochi già se doveste fermarvi al primo “pezzo di carta” senza andare poi a specializzarvi in vari master.
Innanzitutto potreste diventare un dipendente di un Ente o dell’Amministrazioni pubblica, andando a svolgere un ruolo tecnico specialistico presso gli Uffici Tecnici degli Enti Locali (presenti in tutti i comuni, le ex province, la regione ed anche i consorzi per la gestione delle reti idriche). Non solo. A livello nazionale potreste puntare al Ministero delle Infrastrutture, al Ministero dei Trasporti, a quello dei Beni Culturali, all’ANAS SpA, Soc. Autostrade e alle Ferrovie dello Stato.
Anche le società edilizie potrebbero accogliervi a braccia aperte. Perché avreste tutti i numeri per occuparvi della gestione e del controllo di opere civili di edilizia e di infrastrutture sempre sotto l’egida di un ruolo tecnico specialistico presso enti preposti alla riduzione ed al controllo dei rischi connessi alle opere civili tipo la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco.
Come vi vedreste come dipendente presso imprese di costruzioni o aziende produttrici di materiali o componenti edilizi? Anche questa è una strada che potreste percorrere da neo-laureti, puntando ad entrare presso le imprese di costruzioni con un ruolo tecnico che vi faccia seguire la progettazione definitiva delle costruzioni e la gestione di cantieri per edilizia pubblica e privata con particolare riferimento alle problematiche strutturali. Spesso s’è puntato il dito contro l’utilizzo di materiali scadenti? Mai più se foste voi in prima linea.
Infine non potete non considerare la libera professione. Una volta che avrete superato con successo l’Esame di Stato secondo la vigente normativa, avrete modo di iscrivervi alla Sezione A dell’albo professionale e esercitare quindi la libera professione. Cosa èpotrete fare? Firmare progetti di opere civili anche di elevata complessità, sia a livello individuale che in collaborazione con altri professionisti, e adoperarvi nella realizzazione di opere civili di edilizia, di infrastrutture e di opere geotecniche in qualità di Direttore del Lavori.
Studiare Ingegneria Sismica
Se avete posto le basi per agire sui terremoti studiando con dovizia e serietà da Ingegneri Civili, è arrivato il caso di prendere coscienza che ormai tutti sono estremamente specializzati. Voi non potrete essere da meno, ancor più se si tratta di un tema così delicato. Dopo la laurea, perciò, dovete valutare di seguire il “Master II livello in Ingegneria sismica“.
Le competenze del corso di specializzazione post laurea sulla prevenzione dei terremoti che vi trasferiranno questi studi quali saranno? Innanzitutto avrete la capacità fattiva di fare progetti circa palazzi in piena sintonia con la Nuova Normativa Tecnica delle Costruzioni. Poi avrete modo di dire la vostra, e con professionalità, circa quanto siano adeguate a livello sismico le strutture preesistenti per scattare foto realistiche dello Status Quo e per progettare eventuali interventi di adeguamento in grado di salvare vite umane. Infine, a ciclo di studi finito, avrete anche il peso specifico per scrivere valutazioni economiche sui costi sociali e sugli aspetti economici degli specifici interventi.
Studiare Ingegneria Sismica vuol dire, quindi, puntare a sbocchi professionali nel mondo delle costruzioni mirando ad avere un posto in uno studio di progettazione strutturale, in una istituzione accademica o di ricerca o presso un’impresa di costruzione.
Diventare esperti di Progettazione Sismica delle Strutture
E’ indubbio che i danni che ha causato il terremoto a L’Aquila ma anche nella “tornata” del Centro Italia siano stati amplificati dal fatto che si trattava spesso di strutture fatiscenti e ben lontane da una costruzione mirata ad affrontare di petto questo problema. Ponete rimedio voi stessi a questo gap culturale del paese. Come? Iscrivendovi al “Master I livello in Progettazione sismica delle strutture“.
Le competenze di un esperto progettista sismico sono molte ma, per dono di sintesi e per darvi una prima chiara visione del suo ruolo, possono essere divise in due macro-aree. A fine ciclo di studi, infatti, di base saprete ideare e realizzare edifici che siano in piena sintonia con la Nuova Normativa Tecnica delle Costruzioni. Non solo. Sempre voi avrete in mano tutti gli strumenti per fare precise e dettagliate valutazioni economiche sui costi sociali e sugli aspetti economici degli specifici interventi da sostenere in modo prioritario per evitare che, come è spesso accaduto in passato, si tagli proprio dove non si deve tagliare.
Il costo del master in Progettazione Sismica è a rigor di mercato. Il prezzo annuo delle 1500 ore di lezioni complessive, infatti, è di 2500 euro che, come da prassi per questo Ateneo, si potranno saldare in due rate di equivalente importo a distanza di un mese. Se, però, vi siete laureati da due anni in discipline ingegneristiche ed economico-giuridiche o presso di noi o siete, comunque, iscritti all’Ordine degli Ingegneri, è prevista una quota di iscrizione speciale che scende a 2000m euro.
Imparare a gestire gli appalti pubblici con un master
Si chiama “Master di II livello in Gestione degli appalti pubblici. Il nuovo codice dei contratti, concessioni, appalti e ppp” ed è un’offerta didattica di Unicusano in grado di farvi imparare a gestire gli appalti pubblici. Vuol dire che, se prima avete acquisito know-how sulla prevenzione ingegneristica legata ai possibili terremoti fisici in Italia, qua potreste imparare a sapervi muovere in mezzo a terremoti… legati alla giustizia.
I numeri per diventare esperti di appalti pubblici raccontano bene la fatica che questo ruolo richiede per essere svolto col massimo della serietà che ci vuole per far “rigare dritto” una nazione che troppe volte s’è sporcata le mani con la corruzione. Dovrete seguire con successo tutte e 1500 le ore di video-lezioni sulla piattaforma di eLearning puntando a portare a casa i 60 crediti formativi universitari che questo corso post-laurea offre. L’impegno di studio sarà molto, quindi, ma quello economico, invece, è competitivo, come dimostra la retta annuale di 2350 euro che potrete pagare in due rate di pari importo e divise da trenta giorni.
Una radiografia piuttosto precisa dell’iter didattico che dovrete seguire la potrete avere mettendo a fuoco le materie del corso di specializzazione sulla gestione degli appalti. Sono 15 in tutto e sono multidisciplinari, per darvi modo di essere indipendenti nell’affrontare questo delicato passaggio nazionale. Imparerete cosa sia l’Anac e tutte le principali procedure concorsuali nazionali e comunitarie in materia di contratti pubblici. Saprete impostare nel modo corretto le gare telematiche e gli strumenti informatici ad esse connessi ed avrete modo di approfondire largamente l’etica professionale di questo settore. Andate a vedervi sulla pagina tutto il piano di studi dettagliato.
Bravi, siete arrivati alla fine di questa guida su come mazzette legate al terremoto dell’Aquila possano spingervi a formarvi per non far accadere più certi fatti. Ora dovete essere ancora più bravi (soprattutto nei vostri riguardi) ricordando il consiglio datovi in apertura e cioè l’andare ad approfondire il tema sul web e sui nostri canali social ufficiali.