La storia della città di Catania, dalla nascita fino ai giorni nostri

La storia di Catania? Si legge così ma si potrebbe tranquillamente scrivere la storia d’Italia perché la Sicilia è un’isola centrale nel nostro paese. Per capire la cultura italiana, infatti, è necessario immergersi nella cultura sicula dove, fin dalla notte dei tempi, gli uomini si sono susseguiti per dare lustro ai più importanti avvenimenti culturali. Dal cibo all’arte passando per gli scenari naturalistici mozzafiato fino alla creatività moderna delle nuove generazioni, questa città è tra le più importanti della Trinacria e sapere quali sono le radici di Catania vi mette in condizione di godervene a pieno la magia. Se state “frequentando” la città in questi anni di forzato pernotto dovuto gli studi universitari, girate a vostro vantaggio gli anni universitari mutando le (naturali) pause di studio in piacevoli momenti di piacere artistico ed enogastronimico puro. Ecco una guida che vi introdurrà nel migliore modo possibile per farlo. Buona lettura.

In cerca di nozioni sulla storia di Catania? Già insediata nella notte dei tempi, la città subì alternativamente periodi fiorenti e periodi di distruzione totale sotto il dominio greco.

Fu solo sotto i Romani che il suo nome fiorì per la prima volta, come hanno dimostrato numerosi scavi in cui si ritrova un’indiscussa opulenza. Ciò che gli eserciti stranieri hanno fatto alla città nei tempi antichi, il vulcano Etna è riuscito a fare dal Medioevo ai tempi moderni con le sue costanti eruzioni.

Dopo numerosi terremoti e distruzioni di flussi di lava, la città, infine, fu finalmente ricostruita nel diciassettesimo e diciottesimo secolo nella sua forma attuale in pietra lavica nera.

Tutto ebbe inizio nel 729 a.C. quando i greci, provenienti dalla vicina città di Naxos, fondarono Katane, che acquisì notorietà come città commerciale greca fino al V secolo a.C. Il tiranno Ierone I di Siracusa trasferì gli abitanti di Katane a Leontinoi, che chiamò la città dopo il vicino vulcano Aitne e stabilì in città oltre 10.000 nuovi coloni. Dopo la morte di Hieron, gli abitanti originari si spostarono nuovamente sul versante meridionale dell’Etna e tornarono nella loro città.

Dopo essere stato distrutto da un flusso di lava e poi ricostruito, Dionisio I di Siracusa conquistò la città, ridusse in schiavitù la popolazione e colonizzò i soldati campani a Katane.

La città rifiorì grazie al fertile suolo vulcanico che aiutò molto l’agricoltura. Sotto i Romani, Catania era una “civitas decumana” e faceva parte della provincia romana della Sicilia. Molti edifici (come il teatro romano, l’anfiteatro e le terme) testimoniano la fioritura della città sotto l’impero romano.

E cosa accadde sotto il dominio bizantino e arabo? Catania perse la sua importanza e fu superata da altre città siciliane come Palermo e Siracusa. Tornò alla ribalta come centro commerciale e marittimo sotto i Normanni ma il terremoto del 1169 (con 15.000 morti) e la devastazione causata dall’imperatore Enrico VI di Hohenstaufen nel 1194 portò tempi duri in quella parte della Sicilia.

Fu solo nel 1434 che ci fu la resurrezione di Catania grazie alla fondazione dell’università, la più antica dell’isola e una delle più antiche d’Italia.

Gli abitanti di CataniaGli abitanti di Catania

Se cercate nozioni demografiche su Catania, dovete sapere che si tratta di un comune italiano di 311.712 abitanti, che è capoluogo dell’omonima città metropolitana in Sicilia e che è il cuore di un agglomerato urbano di circa 700.000 residenti esteso alle pendici sud orientali del Monte Etna.

Da un punto di vista psicologico, lo spirito degli abitanti di Catania è molto ospitale perché si tratta di un popolo abituato da sempre (e lo abbiamo visto anche in questa guida) abituato ad avere un viavai di gente dal mare (e dal porto). I catanesi sono famosi per essere molto ironici, hanno senso dell’umorismo e lo applicano ma non solo sugli altri. Il non prendersi mai troppo sul serio, infatti, fa parte della loro indole.

Tra le caratteristiche dell’abitante di Catania, infine, c’è da sottolineare un fiero sentimento di legame ed affetto per la sua terra, intesa come luogo pieno di bellezze ma anche come luogo foriero di cibi speciali e stili di vita irripetibili.

La Catania antica

Non si può parlare della Catania antica senza menzionare un piccolo grande mistero. Gli storici più importanti, da molto tempo, si interrogano circa l’esistenza di un antico porto. Finora non sono state trovate informazioni decisive, sebbene numerose ipotesi siano state proposte in letteratura. A partire dal V secolo aC, gli storici hanno documentato che numerose armate navali sbarcarono nell’antico porto di Catania. Tuttavia, l’attuale morfologia della costa di Catania non ha alcuna insenatura protetta che potrebbe offrire un riparo a centinaia di navi.

Partendo dalle descrizioni storiografiche del porto di Catania e dei diversi flussi di lava avvenuti dal 2500 aC, sono state raccolte e analizzate fonti letterarie e documentazione iconografica storica, combinate con dati geologici e documenti archeologici, al fine di verificare se i documenti storici fossero coerenti con la paleotopografia dell’area. L’analisi suggerisce che il porto principale di Catania fosse probabilmente situato a nord-est della città, tra l’insenatura di S. Giovanni Li Cuti e la baia di Ognina, prima di essere riempito con alcune colate laviche medievali (durante l’1100-1400 d.C.). L’apparente silenzio delle fonti storiche locali sulla distruzione del porto potrebbe essere correlato al terremoto del 1169 che devastò Catania (causando 15.000 vittime) e gran parte della Sicilia orientale. È quindi probabile che i pochi sopravvissuti abbiano prestato poca attenzione al flusso di lava che invadeva il porto.

Le meraviglie storiche di questa città, ormai lo sapete, sono moltissime come moltissimo è il tempo che è passato dalla sua prima venuta al mondo in Italia.

La città di Catania nella musica

I musicisti di Catania non sono pochi. Perché la città ispira con la sua aurea artistica e perché il vulcano come sfondo smuove la creatività. Senza ombra di dubbio, il più famoso è Franco Battiato che dagli anni ottanta ha raggiunto nella musica italiana vette di qualità uniche ed inavvicinabili. Il suo manifesto è la canzone “Bandiera bianca” ma la sua discografia è davvero sterminata.

Tra i musicisti famosi di Catania è ormai un’icona Carmen Consoli che è uscita negli anni novanta con “Amore di plastica” e poi ha avuto una carriera in crescita tutta puntata sulla qualità e sulla voglia di fare cose importanti.

Collegata a lei ci sono i Denovo che rappresentano, con Mario Venuti sugli scudi, la voglia di fare musica a Catania di una generazione che voleva uscire dall’oscurantismo della mafia con l’energia delle canzoni e della musica inglese.

Non è possibile comprimere secoli e secoli di storia di Catania in una sola guida, per quanto scritta con cura. Quello che, invece, è possibile è usare queste righe come prima (essenziale) infarinatura per poi gettarvi sul web alla ricerca di tutti gli approfondimenti che vi servono. Tutto questo, però, senza dimenticarvi che siete in questa città per un motivo preciso e cioè per arrivare alla fine del vostro corso di laurea e conseguire, così, una laurea. In questo senso, invece della rete, vi consigliamo di puntare i vostri sforzi su una fonte più precisa. Quale? Per esempio i nostri articoli che mettiamo con regolarità online sul nostro blog universitario della città di Catania. Non solo. Attraverso l’apposito form di richiesta informazioni potete anche andare a scovare il punto preciso del vostro dubbio. Sarà nostra cura rispondere con precisione a tutti i vostri quesiti.


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