Parcheggi impossibili per gli universitari catanesi? Unicusano Catania ha la soluzione

La densità demografica e la crescente affluenza di veicoli nella città di Catania sono la causa maggiore del problema che oggi affligge un gran numero di studenti catanesi: i parcheggi impossibili. Il disagio è noto già da anni e crea non pochi problemi a chi sceglie di spostarsi con mezzi sia pubblici che privati. Perché la buona riuscita di una formazione passa anche da un’alta qualità della vita universitaria ed essa è formata da tutto il contesto di cui è fatto un corso di laurea. Ecco svelate le ragioni per cui Unicusano Catania vi illustra meglio il quadro permettendosi anche di darvi qualche dritta illuminante. Buona lettura.

Catania è una città congestionata dal traffico e a farne le spese è anche la formazione. Come? Perché ne pagano dazio soprattutto gli studenti che devono raggiungere il centro storico in cui si trovano diverse facoltà e intorno alle quali non esistono aree di parcheggio dedicate a chi studia o lavora nei vari dipartimenti universitari. La questione è sentita sia dagli studenti pendolari che dai residenti catanesi, dal momento che l’impossibilità di trovare parcheggi implica non solo il sacrificio di muoversi per tempo per non arrivare tardi a lezione, ai ricevimenti con i professori o addirittura agli esami, ma soprattutto un dispendio economico per la sosta all’interno delle strisce blu o per i tanti posteggiatori abusivi. Ecco un paio di punti da analizzare sul tema

Autonoleggio a Catania

Potreste bypassare la questione passando al noleggio. Il nodo cruciale fino a poco tempo fa era il costo elevato per un simile servizio ma ormai tutti conoscono Uber e le aziende affini che sono sorte e che, non a caso, stanno facendo andare su tutte le furie i tassisti. Si gestisce spesso tutto tramite un’app a portata di mano, pane quotidiano per un giovane che col suo device vive un matrimonio indissolubile.

Carpooling a Catania

Tecnicamente si tratta della scelta di condividere una vettura con sconosciuti per dividere i costi di un tragitto. In America, dove ha preso piede, si comanda, come al punto precedente, con un’app che consente di prenotare ma, soprattutto, di “conoscere” gli altri passeggeri attraverso una serie di recensioni e feed degli altri utenti. In Italia basterebbe mettere in pratica il modello mettendo insieme colleghi studenti.

Innanzitutto invitano l’Amministrazione comunale ad interessarsi al problema intensificando il trasporto pubblico con più linee di bus e metro e di destinare l’area di via Plebiscito (ora usata come rimessa per le autolinee) a zona di parcheggio per tutti coloro che studiano e lavorano nelle Facoltà centrali dell’Università di Catania. Inoltre tutti coloro che sopportano questo disagio reclamano che il costo dei parcheggi a pagamento venga quantomeno diminuito e che le Autorità competenti cooperino con l’Università catanese per agevolare gli spostamenti degli iscritti per raggiungere senza troppi problemi le aree critiche e maggiormente trafficate della città. Questo sarebbe un grande passo verso una mobilità più sostenibile, che ancora oggi stenta a essere presente nella quotidianità della popolazione cittadina.

Adesso che ne sapete di più su come risolvere questo annoso problema di vita universitarie dei parcheggi impossibili per gli universitari catanesi, tornate alla vostra vita più strettamente accademica ben raccontata giorno dopo giorno sul blog della città. Se poi a questo “racconto” manca qualcosa, mostrateci i nostri dubbi attraverso la pagina dedicata

 


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